Le imprese comasche iscritte a fine marzo 2025 nel Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco sono 47.473, 342 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una crescita dello 0,7%. Il dato emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi e statistica dell’Ente camerale sugli avvii e le cessazioni delle imprese lariane nel 1° trimestre 2025.
Prendendo in considerazione l’area lariana, dunque le province di Como e Lecco, il saldo tra iscrizioni e cessazioni del primo trimestre è negativo di 30 unità, anche se in realtà Como registra un +9. Il saldo negativo è dovuto infatti al Lecchese. Le imprese comasche nate tra gennaio e marzo sono 988, con una crescita del 4,2% rispetto ai primi tre mesi del 2024. Le chiusure sono state 979.
A Como hanno un peso superiore le imprese del “tessile-abbigliamento” (2,5%), del “legno, carta e arredo” (2,8%), degli altri servizi (9,8%) e del “turismo e ristorazione” (8,7%). Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como nel metalmeccanico (8,7% contro 4,7%). Sotto il profilo tendenziale, tutti i settori del manifatturiero sono in calo, tranne le costruzioni.
A fine marzo 2025, le imprese artigiane a Como, 14.828, aumentano di 65 unità, con un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Quelle nate tra gennaio e marzo sono 359, in calo del 4,5% sui primi tre mesi del 2023. Le chiusure sono state 409. Il numero delle imprese artigiane è diminuito di 50 unità rispetto a fine 2024. Oltre un terzo nell’area lariana opera nel comparto delle costruzioni, mentre il secondo settore è quello degli altri servizi, seguito dai servizi alla persona.
Anche nell’area lariana si confermano dinamiche analoghe a quelle registrate a livello regionale e nazionale, con la crescita delle società di capitale e la flessione delle altre forme.