(ANSA) – CASTELMAGNO, 26 GIU – Quattro ore per individuare al buio l’auto precipitata in una scarpata e nascosta dalla vegetazione. E altre tre per estrarre la guidatrice ferita. è il tempo che c’è voluto per soccorrere e mettere in salvo una 42enne di Castelmagno, comune cuneese della Valle Grana, la cui scomparsa era stata denunciata intorno alle 23 dal padre. Appena scattato l’allarme, i carabinieri hanno avviato le ricerche e sono riusciti a circoscrivere l’area, grazie alla geolocalizzazione del telefono cellulare della quarantaduenne. Le perlustrazioni sono proseguite fino alle 3 di notte, quando da una scarpata in località Campomolino i soccorritori hanno sentito provenire dei lamenti. A quel punto si sono attivati i vigili del fuoco e il soccorso alpino, calatisi con materiale sanitario e barella spinale sul luogo indicato dai carabinieri. Per consentire il passaggio degli operatori è stato anche necessario disboscare parzialmente la fitta vegetazione. La donna è stata trovata cosciente e affidata alle cure dei sanitari, intorno alle 6: presentava una sospetta frattura al bacino e a una gamba, ma non è in pericolo di vita. La Panda su cui viaggiava, lungo la provinciale verso la vicina Pradleves, era precipitata per una trentina di metri, finendo sulle rocce in prossimità del torrente Grana. Un episodio a lieto fine, questa volta, nel comune di montagna dove si piange ancora la tragedia dei "ragazzi delle stelle", avvenuta a pochi chilometri di distanza. Nell’agosto del 2020 un Land Rover guidato da un giovane di 24 anni, con a bordo otto giovanissimi, era precipitato in un dirupo: erano morti il guidatore e quattro passeggeri di ritorno da una serata passata a guardare le stelle di San Lorenzo. (ANSA).