36 nuovi alloggi popolari che – dalle intenzioni di Regione Lombardia – dovrebbero essere consegnati entro la fine dell’anno al Comune di Como. A dirlo è l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, che ha effettuato un sopralluogo nei complessi Aler di Como, con l’obiettivo di monitorare lo stato dei lavori in corso. L’assessore, in particolare, ha visitato il cantiere all’incrocio tra via Cecilio e via Di Vittorio, ormai avviato verso la fase conclusiva. Parte di questi alloggi, inoltre, sarà destinata alle forze dell’ordine.
Case popolari di Como, il sopralluogo dell’assessore regionale Paolo Franco
Da cronoprogramma, si era detto lo scorso ottobre, i lavori sarebbero dovuti terminare ad aprile 2025, salvo poi subire un ulteriore slittamento. Questa volta, probabilmente, si è davvero in dirittura d’arrivo, o almeno così sperano i comaschi che – da oltre 15 anni – assistono a un cantiere a cielo aperto. Dopo un lungo periodo di stop, lo stanziamento di 6 milioni di euro da parte di Regione Lombardia e Aler ha permesso di far ripartire i lavori. E così, dopo anni di cantiere, si intravede finalmente una luce in fondo al tunnel.
A margine della visita, l’assessore Franco ha incontrato don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio, da sempre in prima linea in tema di accoglienza. Un sopralluogo, infine, ai terreni Aler di via Castellini in cui sono recentemente iniziati i lavori per realizzare nuovi alloggi. Si tratta di un progetto avviato nell’ambito di un precedente accordo di programma, rimasto bloccato per anni a causa del fallimento dell’operatore originario. Il successivo stanziamento di 6 milioni di euro da parte di Regione Lombardia e Aler ha permesso di far ripartire i lavori. E così, dopo anni di cantiere, si intravede finalmente una luce in fondo al tunnel.
A Como tuttavia, secondo i dati Aler relativi al 2024, restano 61 immobili sfitti per carenza manutentiva e altri 56 sfitti per ragioni di ristrutturazione. 117 alloggi, quindi, ancora in disuso e che potrebbero invece andare incontro alle esigenze dei più fragili.