Produzioni di documenti e discussione sulle prove oggi in tribunale a Como nella nuova udienza del processo per il sequestro e l’omicidio, nel 1975 di Cristina Mazzotti, rapita a 18 anni sulla strada per Eupilio e morta durante la prigionia. La Corte d’Assise, presieduta da Carlo Cecchetti, sarà chiamata a pronunciarsi su tre imputati, Giuseppe Calabrò, Antonio Talia e Demetrio Latella. Tutti sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione e omicidio, in concorso, aggravato dalla crudeltà, dai motivi abbietti, dalla minorata difesa della vittima. Il dibattimento si avvia verso la fase conclusiva, con la requisitoria del pubblico ministero Cecilia Vassena, che nella prossima udienza, fissata per il 9 luglio, potrebbe avanzare le sue richieste per gli imputati. La parola passerà poi alle difese di Calabrò, Talia e Latella. I tempi per la sentenza si annunciano comunque lunghi, come già aveva evidenziato lo stesso Cecchetti nella precedente udienza. La mole di documenti da analizzare è infatti molto corposa e la situazione è complessa, trattandosi di un reato che riporta indietro nel tempo fino a 50 anni fa.