(ANSA) – MILANO, 03 LUG – C’è un concorso di colpa di Fares Bouzidi e del carabiniere, che era alla guida dell’ultima macchina inseguitrice, per quell’urto nella fase finale dell’inseguimento, che portò alla "caduta" e allo "slittamento" dello scooter e così alla morte di Ramy Elgaml. Oltre alla guida pericolosa nella fuga dell’amico del 19enne, infatti, i pm di Milano nelle imputazioni per omicidio stradale dell’avviso di chiusura indagini mettono in luce anche la distanza "inidonea" tenuta dal militare, troppo vicino alla moto, e anche la "lunga durata dell’inseguimento". (ANSA).