Lavori a rilento e poche risposte al territorio. Sulla variante della Tremezzina resta un grande punto interrogativo. E si spera che domani in prefettura possa arrivare qualche risposta nel tavolo periodico che riunisce le istituzioni. Intanto da Roma interviene la deputata comasca del Pd, Chiara Braga, presidente dei dem alla Camera che accusa il Governo Meloni “di essere indifferente, basta rassicurazioni vuote – dice – è l’ora degli impegni concreti”.
“Non si spiega in altro modo – aggiunge – il voto contrario sull’ordine del giorno, a mia prima firma, sulla Variante della Tremezzina nel Decreto Infrastrutture. Una decisione incomprensibile e offensiva nei confronti di cittadini, amministrazioni locali e operatori economici che da anni chiedono con forza il completamento di un’opera strategica, attesa da decenni”.
Nell’ordine del giorno Braga chiedeva nuovamente l’istituzione immediata di un Tavolo tecnico permanente come ‘Regia di cantiere’ con le istituzioni locali e le rappresentanze economiche e sociali, il potenziamento delle misure per la sicurezza e la viabilità sulla Statale Regina, interventi urgenti sul trasporto pubblico locale e via lago, insieme alla definizione di un piano complessivo per la mobilità sostenibile sul Lario in vista delle Olimpiadi 2026.
“Non c’era nulla di provocatorio o offensivo per il Governo. C’è soltanto la realtà di quello che sta accadendo sul lago di Como ormai da mesi – aggiunge la deputata comasca – la fotografia di un’opera bloccata, di un territorio esasperato messo in ginocchio, di amministratori ed enti locali che tentano inascoltati di lavorare insieme per trovare soluzioni, di responsabilità che non possono più essere scaricate”. “Stiamo parlando di cantieri fermi, ingorghi infiniti e una viabilità locale al collasso. Mentre il Ministro Salvini fa passerelle” – concluede Braga -.
Tornando al cantiere le esplosioni all’interno della galleria di Colonno procedono al ritmo di una alla settimana, troppo poco per un’opera del genere. Manca ancora la determina del Collegio Consultivo tecnico chiamato a dirimere la questione degli extra costi legati allo smaltimento del materiale di scavo contaminato. L’unica certezza – ad oggi – sono le code costanti sulla Statale Regina e la delusione dei cittadini.
Domani in prefettura oltre ai rappresentanti del territorio saranno presenti esponenti di Anas per fare il punto della situazione.