(ANSA) – UDINE, 28 LUG – Sono 9 le persone indagate tra Friuli Venezia Giulia e Veneto e 327 gli uccelli da richiamo di provenienza illecita sequestrati nel corso dell’operazione "Verso nord", di Carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Trieste e dal Corpo Forestale Regionale del Fvg. È quanto si apprende da una nota congiunta delle due forze, diramata oggi al termine di un’indagine coordinata da Elisa Calligaris, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Udine. L’operazione prende il nome dal tragitto migratorio "verso nord" compiuto ogni anno da molte specie, spesso interrotto dalle attività illegali, oggetto dell’indagine. Gli indagati, residenti tra le province di Udine, Vicenza e Rovigo, sono accusati a vario titolo di tentato furto aggravato ai danni dello Stato, contraffazione di sigilli pubblici, incauto acquisto, detenzione di specie protette e commercio illegale di fauna selvatica. Le indagini, sviluppate nell’arco di oltre un anno e originate da precedenti attività investigative dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Ancona dirette dalla Procura di Urbino, hanno ricostruito un presunto traffico illecito di avifauna migratrice catturata in natura, poi, secondo l’accusa, "regolarizzata" con l’applicazione di anelli identificativi alterati o inseriti forzatamente, causando inoltre lesioni agli animali. Gli uccelli, venduti come richiami vivi a ignari acquirenti, potevano avere un valore di mercato fino a 400 euro ciascuno. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenute anche trappole, reti, richiami acustici e strumenti artigianali per l’alterazione degli anelli. Un allevatore della provincia di Udine avrebbe gestito un sistema articolato di cattura e "legalizzazione" degli uccelli, con un complice, attraverso impianti predisposti e strutture di supporto in varie località. (ANSA).