“Le TV locali sono un presidio da difendere, non un costo da tagliare”. Inizia così l’intervento dell’europarlamentare del PD Pierfrancesco Maran dopo l’appello delle associazioni di categoria dei giorni scorsi.
“A sorpresa – avevano spiegato in un comunicato Maurizio Giunco, Marco Rossignoli e Simonetta Montrone, presidenti di Associazione Tv Locali – Confindustria Radio TV, Aeranti Corallo e Alpi – è arrivata una significativa riduzione, di oltre il 14% rispetto all’anno precedente, delle risorse destinate ai contributi per le emittenti televisive e radiofoniche locali previsti per l’anno 2025. Un taglio inatteso e insostenibile per il comparto”. Era stato sottolineato.
Subito si è mossa la politica e in queste ore è arrivato anche il supporto dell’eurodeputato dem che sui canali social ha scritto: “Ogni giorno centinaia di emittenti locali informano i cittadini, raccontano il territorio, danno voce a chi altrove non trova spazio. Un patrimonio di pluralismo, prossimità e coesione sociale che va sostenuto, non indebolito”. Ha sottolineato Maran.
“Il taglio del 14% ai fondi pubblici destinati all’emittenza locale rischia di compromettere la tenuta economica di molte realtà, soprattutto nelle aree periferiche del Paese. Secondo Confindustria Radio TV, oltre 1.200 imprese sono coinvolte e rappresentano un comparto che garantisce lavoro, informazione e accesso ai diritti sul territorio. Difendere le TV locali significa difendere la democrazia. Il loro valore va riconosciuto e sostenuto. Non ridimensionato”.