(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 11 AGO – Nuove norme per i dipendenti vaticani con un congedo di "paternità" retribuito al cento per cento per i dipendenti. Lo ha stabilito papa Leone approvando alcune delibere dell’Ufficio del lavoro della Santa Sede. Viene così introdotto il "permesso di paternità" che dà "diritto a cinque giorni di permesso retribuito in occasione della nascita di un figlio". "Al padre lavoratore dipendente – si legge in un cosiddetto ‘Rescriptum’, diffuso oggi dal Vaticano – spetta, per i cinque giorni, un trattamento economico pari al 100% della retribuzione, computati a tutti gli effetti correlati con l’anzianità di servizio". Tra le novità del Rescriptum, che va a modificare alcuni paragrafi del Testo Unico delle Provvidenze a favore della famiglia e delle Norme per la disciplina della concessione dell’assegno familiare, anche l’estensioen di tutele alle famiglie con bambini disabili "in situazione di gravità accertata". Si dispone, infatti, che "i genitori, alternativamente, hanno diritto ogni mese a tre giorni di permesso retribuito, fruibili anche in modo continuativo, a condizione che il bambino non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati". "Nell’ottica di assecondare una più ampia disponibilità di tempo per l’assistenza al familiare disabile", la concessione dei permessi, salvo casi autorizzati dalla competente autorità, si legge ancora, comporta per il dipendente "l’impossibilità di effettuare altra attività lavorativa", la cui eventuale autorizzazione deve essere revocata. (ANSA).