Un totale di nove verbali da 2.250 euro complessive durante le tre ore di controlli avvenuti con personale in borghese nella zona che va dal Pontile di Sant’Agostino in viale Lungo Lario Trieste fino all’ingresso dei giardini al Lago in via lungo lago Mafalda di Savoia.
In un’operazione congiunta tra Polizia Locale e Polizia di Stato sul lungolago di Como sono stati sanzionati i “buttadentro” e le loro società di appartenenza. L’articolo 27 del Regolamento i Polizia Urbana mira alla limitazione delle attività di promozione da parte dei titolari, dipendenti e collaboratori delle attività ricettive e degli esercizi commerciali. Tutti i taxi boat hanno una regolare licenza, ma viene vietato, con qualsiasi forma e mezzo, invitare le persone che transitano davanti a loro, a usufruire di un giro in barca. Possono fornire ogni tipo di informazione laddove è il cliente a fermarsi, ma non possono essere loro ad adescarli. In apparenza una linea sottile di confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è, ma in realtà è una linea ben marcata da Palazzo Cernezzi che ha elevato quintuplicato la sanzione passata da 50 a 250 euro.
Ad essere sanzionati questa mattina cinque “buttadentro”: un 40enne albanese, un 35enne afgano, una 42enne brasiliana, un 23enne e una 21enne. Multati anche 4 titolari di aziende. In un caso uno degli autori materiali era anche socio unico dell’azienda.
L’attività di controllo viene accolta con favore anche dagli stessi operatori dei taxi boat che esercitano la loro attività senza il bisogno di adescare i turisti. Un’alleanza per garantire una migliore vivibilità del Lago di Como sia per chi ci lavora, per i cittadini e ovviamente per i turisti.