(ANSA) – COSENZA, 13 AGO – "Padre Fedele è tornato alla Casa del Padre". Lo scrive su Facebook la pagina dell’associazione di beneficenza Il Paradiso dei poveri, da lui fondata, annunciando la morte del frate. Padre Fedele Bisceglia, 87 anni, storico frate ultrà del Cosenza, era malato da tempo e ricoverato nel reparto di Geriatria dell’Inrca, clinica alle porte della città Bruzia. "Padre Fedele – prosegue il post – ha dedicato tutta la sua vita agli ultimi, ai poveri, agli invisibili. Con amore instancabile ha fondato e portato avanti questa realtà, lasciandoci in dono il suo esempio di carità, giustizia e fede. Padre Fedele ci lascia un messaggio importante. ‘Si deve concedere perdono al fratello per riceverlo da Dio’. Ci stringiamo nella preghiera, certi che il suo spirito continuerà a vivere in ogni gesto di amore verso il prossimo. Ciao Padre Fedele, guida ancora i tuoi poveri dal Paradiso. Riposa in pace". Padre Fedele Bisceglia è stata una storica figura del mondo della Chiesa e del volontariato cosentino e calabrese, coinvolto in una lunga vicenda giudiziaria che lo portò all’arresto e poi fu assolto dall’accusa di aver violentato una suora. Il procedimento giudiziario gli costò la sospensione dall’Ordine dei cappuccini e il divieto di celebrare Messa. Padre Fedele, dopo l’assoluzione definitiva, chiese più volte di essere reintegrato, ma le sue richieste non sono mai state accolte. Nonostante questo, in tutti questi anni ha proseguito nella sua attività di volontariato e sostegno ai più deboli, realizzando con le donazioni dei fedeli una struttura destinata ad accogliere le persone bisognose. Lo stabile è pronto ma ancora chiuso in attesa dei permessi necessari. Nei giorni scorsi anche il vescovo di Cosenza Giovanni Checchinato si era recato a far visita al frate, a seguito dell’aggravarsi delle condizioni di salute. Centinaia i post su Facebook da parte di cittadini, tifosi e rappresentanti delle istituzioni locali che ricordano Padre Fedele e il suo lavoro accanto agli ultimi. Il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, già sindaco di Cosenza, ha scritto: "Padre Fedele c’era sempre. Anche nel momento più difficile della mia vita, lo ricordo in disparte, all’altare, con la sua messa silenziosa. Era il suo modo di dire ‘sono qui’, senza bisogno di parole. Ha dedicato tutta la vita agli ultimi, con un’umanità e una concretezza rare. Quando ero sindaco accettò di aiutarmi, portando lo stesso spirito di servizio che metteva in ogni cosa. Un pensiero speciale a Teresa, che gli è stata accanto con affetto e discrezione fino alla fine. Ciao Padre Fedele, il tuo esempio resterà vivo". (ANSA).