(ANSA) – RAVENNA, 19 AGO – Ha continuato a riscuotere ogni mese per 10 anni la pensione sociale di anzianità della madre deceduta nel novembre 2015, incassando così circa 120 mila euro. Per questo motivo la guardia di Finanza ha denunciato a piede libero una 66enne residente nel Ravennate con l’accusa truffa aggravata in quanto ai danni dello Stato. La vicenda è emersa dalle indagini dei militari del Gruppo Ravenna i quali, su segnalazione dell’Inps e sotto la coordinazione dalla Procura ravennate, hanno ricostruito il meccanismo ritenuto fraudolento. Secondo l’accusa, l’indagata provvedeva sistematicamente al ritiro degli accrediti i quali, in assenza di comunicazioni sull’avvenuto decesso, venivano periodicamente versati dall’ente previdenziale sul conto cointestato con la madre. Gli accertamenti hanno permesso anche di verificare l’esistenza di false certificazioni della 66enne sull’esistenza in vita della madre, in realtà sepolta all’estero: in un cimitero nei luoghi di origine in Marocco. L’incrocio tra i dati anagrafici effettivi e i flussi bancari originati dagli accrediti non dovuti, ha infine consentito agli inquirenti di quantificare la somma percepita indebitamente: circa 120 mila euro appunto. Ciò ha determinato l’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo del Tribunale di Ravenna finalizzato al recupero delle somme illecitamente sottratte all’istituto previdenziale. Dunque, oltre alla denuncia, i finanzieri hanno proceduto al sequestro di denaro e di una Mercedes intestata all’indagata. (ANSA).