(ANSA) – MILANO, 22 AGO – "Non capirò mai la giustizia italiana" scrive Emis Killa, uno dei tanti artisti a commentare con amarezza lo sgombero del Leoncavallo, "l’involucro splendente di una città che è stata svuotata di tutto. Anche della sua stessa identità" come scrive Fedez a corredo di un’immagine dei muri di via Watteau. "Festeggiano i ricchi insieme ai poveri stolti" chiosano i Punkreas. I due rapper e la storica band punk sono stati spesso sul palco dello storico centro sociale, così come i 99 Posse e i Modena City Ramblers, che oggi augurano ‘Lunga vita al Leoncavallo’. Per i Casino Royale, "lo sfratto messo in atto ieri mattina può — e dovrebbe — rappresentare un’opportunità di rinascita. Per il Leoncavallo, certo, ma anche per una parte di questa città che ormai fatica a trovare qualcosa per cui "valga la pena reagire". Solidarietà al Leoncavallo è stata espressa non solo dal mondo della musica, ma anche dalla cultura e dell’associazionismo milanese, dal Cinemimo a Rob de Matt, dall’ assemblea dei lavoratori dello spettacolo al Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti della Lombardia. (ANSA).