Il Questore di Como Marco Calì ha espresso soddisfazione per la gestione dell’ordine pubblico durante la prima partita di campionato Como-Lazio.
Nei giorni precedenti all’incontro, dagli accertamenti condotti dalla Digos in collaborazione con l’ufficio anagrafe del Comune di Como era emerso l’acquisto di circa 100 biglietti irregolari da parte di residenti nel Lazio che avevano dichiarato residenze diverse per aggirare il divieto imposto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. La trasferta era infatti vietata ai tifosi residenti nel Lazio. La società Como 1907 aveva provveduto a annullare e rimborsare i biglietti. Nonostante ciò, circa un centinaio di laziali, tra cui una decina di capi ultrà e altri tifosi sprovvisti di biglietto, hanno tentato comunque di raggiungere lo stadio. Diversi Van sono stati fermati ai posti di blocco di Camerlata e San Rocco e convogliati verso il parcheggio di Grandate, dove sono rimasti per tutta la durata della gara sotto vigilanza.
Due tifosi, un 22enne di Tivoli e un 53enne di Narni, sono stati sorpresi invece con biglietti contraffatti all’ingresso della tribuna e denunciati per contraffazione. Altri due sostenitori biancocelesti sono stati fermati: uno per aver scavalcato il muro di recinzione, l’altro per essersi introdotto nel tornello approfittando dell’accesso di un’altra persona. Entrambi sono stati raggiunti da un provvedimento di Daspo della durata di un anno. Il questore Calì ha annunciato che i controlli anagrafici incrociati sugli acquisti dei biglietti saranno mantenuti per tutta la stagione: “Non solo per evitare episodi pericolosi, ma anche per tutelare la cornice di entusiasmo e correttezza che caratterizza il nostro stadio” ha dichiarato il questore Marco Calì.