Dopo la brillante partita del Como contro la Lazio la squadra di Cesc Fabregas ha fatto incetta di complimenti. Anche i quotidiani nazionali hanno lasciato da parte per un giorno gli aggettivi superlativi usati per descrivere le bellezze del lago e li hanno catapultati sui ragazzini sfrontati in maglia biancoblu.
Dopo il mercato faraonico la squadra non poteva tradire le aspettative e infatti le ha nettamente superate e la “Comomania” sta nascendo non solo in riva al lago. Riporta ai ricordi della Zemanlandia, con il gioco votato all’attacco dell’allenatore boemo ma in più possiede una grande disponibilità di spesa. Però i soldi da soli non bastano.
I nuovi arrivati si stanno inserendo con estrema facilità e se in campo abbiamo visto una squadra con anche il 70% di possesso palla, non dimentichiamo che pure la panchina pullulava di qualità. E già prima che iniziasse il campionato, in tanti addetti ai lavori, Maurizio Sarri in primis, pronosticavano una grande stagione per i lariani, da domenica sera, il pensiero si è rafforzato e consolidato.
E’ bastato ascoltare il grande ex biancoceleste Paolo Di Canio esprimersi in questo modo nel post partita: “Si è vista la differenza netta tra una società che sta programmando da tre anni con lo stesso allenatore, Fabregas, e un’altra che non programma. Una società, il Como, che ha la volontà di condivisione, con un allenatore che si fida ciecamente dei giocatori, e va a prendere ragazzi funzionali come Rodriguez che ha 19 anni, Ramon che ha 20 anni, con una grande personalità anche sotto pressione. Il Como è atipico in Italia, ha già fatto un upgrade, ha fatto una prestazione meravigliosa e noi siamo felici di vedere una squadra che gioca così bene”.
Oppure sentire un allenatore navigato come l’ex Parma Alberto Malesani raccontare di essersi allontanato dal calcio ma di essersi riavvicinato da quando può ammirare la tattica di Fabregas immaginando anche le mosse da fare per poterlo affrontare.
Antonio Di Gennaro ex centrocampista del Verona dei miracoli, vede nel Como la nuova Atalanta. L’ex romanista Stefano Impallomeni racconta di un allenatore, Fabregas, assatanato e di giocatori affamati mentre l’ex Napoli Francesco Montervino pensa a tutte le plusvalenze straordinarie che spetteranno al Como.
Ma fra tutti i commenti rimane da registrare quello più significativo: “Questa è la mentalità giusta per affrontare le partite, ma piedi per terra”. Chi l’ha detto? Cesc Fabregas, ovviamente.