Mentre resta il senso unico alternato tra Argegno e il bivio per Schignano, in attesa di completare i lavori, è stato riaperto il tratto di statale Regina interressato questa mattina da un altro smottamento, che ha riversato in strada fango e detriti. Le forti piogge di questi giorni, tuttavia, rischiano di rallentare le operazioni e causare altri danni.
Nelle prossime ore si attendono altre precipitazioni, grandine e temporali e la speranza è che il territorio, questa volta, regga il peso della nuova ondata di maltempo. Un territorio fragile e vulnerabile, dove le piogge intense causano spesso alluvioni e smottamenti. Franano i versanti, gli alberi si spezzano, massi e rocce cadono lungo la carreggiata, le strade diventano fiumi. Un’emergenza aggravata anche dal cambiamento climatico, ma – al contempo – servono risorse e prevenzione. Serve una macchina burocratica capace di stare al passo con un territorio che muta. Lo spiega il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Anna Dotti, che quel territorio lo conosce bene.
Frane ad Argegno, il territorio è fragile: le parole del consigliere regionale Anna Dotti
“Sono fenomeni che accadono ormai da diversi anni. Le ondate di temporali e vento sono sicuramente peggiorate a causa del cambiamento climatico, che favorisce – purtroppo – questi disastri naturali”, dichiara il consigliere regionale. Tuttavia, precisa: “Rispetto al passato c’è anche una diversa manutenzione delle montagne, delle valli e dei boschi, nonostante negli anni le amministrazioni comunali e tanti privati volenterosi abbiano fatto molto (anche in termini di investimenti) per preservare questi territorti. Considerata però la violenza di tali fenomeni, la prevenzione talvolta non basta, anche se – ribadisce Dotti – resta il miglior deterrente per evitare disastri simili”.
Governo e Regione Lombardia – ricorda Dotti – vanno incontro ai comuni con risorse dedicate al dissesto idrogeologico, di carattere preventivo ed emergenziale. “Le risorse, questo è un dato di fatto, non sempre sono sufficienti: se ne investono parecchie, ma si cerca sempre di migliorare“, sottolinea. Non mancano, infine, le rassicurazioni: “Ormai in quasi tutti i comuni che si affacciano sulle sponde del lago e che da anni devono fare i conti con questi disagi si è creata un’ottima macchina di ingranaggio. Non appena accade, purtroppo, un evento che rischia di mettere in ginocchio il territorio, si riesce a reperire tempestivamente un’impresa pronta a intervenire e in tempi relativamente brevi si risolve la situazione. In caso di disagi legati al maltempo lungo la Regina o la Lariana, è inevitabile che si crei un malcontento generale tra i cittadini o i visitatori, che restano incastrati – letteralmente – nelle conseguenze di questi avvenimenti, ma purtroppo le alternative viabilistiche sono poche o addirittura nulle“.