(ANSA) – CAGLIARI, 22 SET – "Blocchiamo tutto": oltre cinquemila persone per le strade di Cagliari per "bloccare il genocidio che si sta consumando a Gaza, giunto ormai alla sua fase finale". È la principale manifestazione promossa da Usb: anche la Sardegna si mobilita con sciopero e cortei insieme a oltre settanta città del resto d’Italia. A Cagliari la manifestazione è partita da Piazza del Carmine, a Sassari presidio in Piazza d’Italia, ma altre manifestazioni sono state organizzate anche a Olbia, Nuoro, Iglesias, Siniscola, Olbia. Ozieri e Santa tersa Gallura. Decine i movimenti e le associazioni che hanno risposto alla chiamata dell’Unione sindacale di base. "Questo sciopero assume particolare rilievo in Sardegna, in quanto, suo malgrado, l’Isola si vede catapultata in tutti (o quasi) gli scenari di guerra, morte e distruzione a causa della fabbrica di bombe e droni della fabbrica di bombe Rwm nei siti di Domusnovas-Iglesias-Musei – spiega Enrico Rubiu dell’Usb – a causa delle servitù militari, dei poligoni militari, dell’aeroporto di Decimomannu, aeroporto nel quale si addestrano i piloti israeliani che poi sganciano bombe sul popolo palestinese. La Sardegna non può essere complice di guerre e genocidi. Oggi la causa palestinese è la causa di tutta l’umanità, della nostra terra, di tutti coloro che vogliono giustizia e pace". Dopo il raduno in piazza del Carmine, la partenza in salita in via Sassari, via Mameli, piazza Yenne, via Manno, piazza Costituzione davanti al Bastione e viale Regina Margherita. E quindi la discesa verso il consiglio regionale, luogo di conclusione della manifestazione. Molti gli studenti che hanno disertato le lezioni e sono scesi in piazza con bandiere dei quattro mori e della Palestina. Gli slogan: "Siamo tutti palestinesi". All’interno del corteo un maxi bandierone della Palestina lungo una ventina di metri. (ANSA).