“Como e il suo territorio stanno vivendo ancora ore drammatiche. La città e la provincia sono sotto assedio di eventi meteorologici senza precedenti, che stanno mettendo in ginocchio intere comunità. Le piogge torrenziali, gli smottamenti e le esondazioni non sono più eventi ‘eccezionali’: sono la conseguenza diretta di un territorio abbandonato, sbancato, deforestato, impermeabilizzato. Un territorio sacrificato da anni a un business edilizio miliardario che non conosce limiti, che mette il profitto davanti alla sicurezza e al futuro delle persone”. E’ durissima la nota inviata da Elisabetta Patelli, presidente onoraria dei Verdi della Lombardia dopo l’emergenza maltempo.
“La città non aveva mai visto nulla di simile: strade sommerse dal fango, case invase dall’acqua, famiglie isolate e al buio, cittadini costretti a spalare per ore nel tentativo di difendere la propria vita e le proprie abitazioni. Il rischio per la popolazione è elevatissimo: intere aree sono fragili e vulnerabili, e ogni nuova perturbazione diventa una minaccia concreta. Le persone sono in balia del meteo, abbandonate alla propria resilienza, mentre le istituzioni restano lente e spesso inadeguate. In queste ore non possiamo che ‘ringraziare’, in ordine assolutamente casuale, le amministrazioni a tutti i livelli che non hanno mai manutenuto sentieri, boschi, argini e letti dei corsi d’acqua, e gli speculatori che da anni sfruttano il nostro territorio per alimentare un business edilizio che sfrutta il fascino dei nostri luoghi. Non possiamo più chiamarla ”emergenza’: questa è la nuova normalità. Ma la responsabilità non è della natura: è di chi, per anni, ha scelto di ignorare i segnali e di sfruttare senza limiti una terra fragile”. Chiude Patelli.