Ennesimo disastro nel Comasco, dove il maltempo ha causato nuovi danni, in parte ancora incalcolabili. Tra le zone più colpite, ancora una volta, la sponda orientale del Lago di Como. Dopo il maltempo di lunedì, che sulla Lariana aveva riversato fango, sassi e altri detriti, la nuova bomba d’acqua porta con sé nuovi disagi e la storia si ripete.
Maltempo, nuovi danni a Blevio
Il Comune di Blevio è letteralmente sommerso dal fango. La frazione di Girola ormai non esiste più. Nel campo da calcio dove fino a pochi giorni fa correvano i ragazzi, ora c’è soltanto un cumulo di fango e sassi.

Le case sono sommerse dai detriti e il torrente scorre senza sosta. Quelle che fino a ieri erano porte di ingresso ad abitazioni private, oggi sono inagibili, completamente coperte da un’enorme quantità di massi e detriti.

Situazione analoga nella vicina frazione di Sopravilla, dove la forza della pioggia ha distrutto case e terrazzi, causando numerosi allagamenti.

Salgono a 32 gli sfollati a Blevio, dove “manca l’acqua a causa di guasti alle tubature e non vi sono indicazioni certe sul ripristino del servizio”, spiega il vicesindaco Simona Turconi. “Ci stavamo riprendendo dai danni di lunedì e questa volta è andata persino peggio“, racconta una residente che ha assistito, anche questa notte, all’ennesima frana che si è riversata sulla Lariana. “È una tragedia, non ce la facciamo veramente più“, aggiunge.
Ancora smottamenti a Torno, Faggeto e Pognana Lario
Nel vicino Comune di Torno, come comunicato dal primo cittadino Rino Malacrida, salgono a 25 le persone costrette a restare lontane da casa. Anche a Torno, inoltre, manca l’acqua. “Abbiamo ufficialmente inviato la richiesta per ottenere lo stato di calamità, per avere la libertà di procedere con i lavori quanto prima”, spiega ancora Malacrida. E se a Torno ammontano a 300mila euro i danni per il pronto intervento, cioè per tutte le operazioni necessarie a scongiurare rischi imminenti, a Blevio le cifre sono addirittura più alte.
Nuovi smottamenti lungo la Lariana, tra Blevio, Torno, Faggeto, Pognana Lario, Nesso, Lezzeno e Bellagio, hanno di fatto isolato i paesi affacciati sulla sponda orientale del Lago di Como. Situazione pericolosa anche a Faggeto Lario, dove nella notte si è riversata sulle strade un’ingente quantità di acqua e fango, in particolare – anche questa volta – nella frazione di Molina. Le forti piogge hanno portato a valle un nuovo, grande, cumulo di detriti anche a Pognana Lario. Sul territorio comasco nella notte sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia che si aggiungono ai 175 di lunedì.
Non c’è tregua, per i cittadini prima di tutto, costretti a vivere nella paura. Le strade si sono trasformate in fiumi, il fango scorre ininterrottamente, i versanti si sgretolano sotto il peso delle forti piogge e distruggono case, negozi, ricordi di una vita. Prevedere fenomeni che, negli ultimi anni, sono diventati violentissimi è sempre complicato, ma queste bombe d’acqua – va detto – ricadono su un territorio che è particolarmente cementificato e con boschi e corsi d’acqua che necessitano di maggiore manutenzione. Si è sfiorata una tragedia, l’ennesima purtroppo, e tra i residenti l’esasperazione e la paura dilagano.