Violenza sessuale con abuso dell’autorità e violenza privata su tre donne disabili. Sono le accuse gravissime che lo scorso 23 settembre hanno portato all’arresto di un operatore socio-sanitario di 38 anni, Anton Laurentiu Vlad, originario della Romania ma residente a Cantù e dipendente della “Fondazione Eleonora e Lidia”, struttura sanitaria per disabili con sede nella città del mobile.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Como, è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Cantù. L’arresto è arrivato all’esito di una delicata e approfondita indagine condotta dai militari, dopo alcune denunce presentate da persone ospiti della struttura. Sono tre, come detto, le vittime accertate, che hanno denunciato di aver subito violenze da parte del 38enne romeno. L’uomo, secondo quanto ricostruito, avrebbe approfittato della fragilità delle tre donne disabili, di età compresa tra i 20 e i 50 anni. Come emerso, le tre ospiti sarebbero state costrette a visionare film pornografici contro la loro volontà e a subire altri abusi. I carabinieri indagano anche sul presunto stupro di due delle tre pazienti. Le indagini, oltre a confermare la gravità dei fatti denunciati, che risalirebbero al mese di agosto, hanno permesso ai magistrati della Procura di Como di richiedere la misura emessa dal giudice per le indagini preliminari Maria Elisabetta De Benedetto. Il fascicolo è affidato al pubblico ministero Giulia Ometto.
La struttura, alla quale non è stata mossa alcuna contestazione, risulta estranea alla vicenda. Le responsabilità sarebbero riconducibili soltanto al 38enne romeno, che ora si trova al carcere Bassone.