Sciopero provinciale per il comparto della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza dovuto al mancato rinnovo del contratto integrativo: oggi i lavoratori del settore hanno incrociato le braccia. Hanno partecipato Filcams Cgil Como, Fisascat Cisl dei Laghi e Uiltucs Uil Lombardia.
Oggi a Como lo sciopero provinciale della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza
Il settore, su tutto il territorio comasco, conta un migliaio di dipendenti, tra guardie armate, servizi di sicurezza (cioè il servizio di vigilanza non armata) e amministrativi. Come spiegato dai sindacati, i lavoratori del comparto chiedono “un contratto provinciale unico, che garantisca equità e dignità a tutte e tutti”, ma anche “salari adeguati al costo della vita e all’importanza del lavoro svolto”, “condizioni di lavoro sicure, sostenibili e rispettose” e “il giusto riconoscimento delle professionalità”. Il corteo è partito da via Scalabrini, ha attraversato le vie di Como e si è concluso in via Belvedere 2. Per l’occasione sono intervenuti sindacalisti e lavoratori.
“Resistiamo, non cediamo alla prepotenza di chi approfitta del nostro lavoro senza sedersi al tavolo delle trattative. Il nostro settore merita dignità, le associazioni datoriali ci hanno chiuso la porta in faccia”. È questo lo sfogo dei sindacati presenti al corteo che ha coinvolto la vigilanza privata e i servizi di sicurezza. Le associazioni datoriali – proseguono sindacalisti e lavoratori del settore – “chiedono altro tempo a chi ha aspettato otto anni un contratto nazionale e aspetta da quindici anni un contratto provinciale”. “Il tempo è scaduto – concludono – servono maggiori condizioni di sicurezza“.