“Maltempo con allagamenti e disagi ma lui dov’è?“ con questa domanda si apre il post di Elena Negretti, ex assessore alla sicurezza e alla protezione civile, attuale consigliere comunale e fresca di nomina a commissario della sezione di Como della Lega. Il “lui” in questione è il sindaco Alessandro Rapinese, che da quanto trapelato – perché non sono state diffuse comunicazioni ufficiali – sarebbe volato in Cina per una visita istituzionale. Dopo l’attacco di Forza Italia arriva, dunque, l’affondo del Carroccio.
“In questi giorni – scrive Negretti aggiungendo il suo ringraziamento – Como ha mostrato il suo volto migliore: quello dei cittadini, dei volontari, della polizia locale, della protezione civile, dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che con impegno e dedizione hanno affrontato un’emergenza senza precedenti. Purtroppo, non possiamo dire lo stesso del Sindaco e della sua amministrazione, colpevolmente assenti nelle fasi più critiche dell’emergenza. Infatti, mentre la città era sott’acqua, e i comaschi spalavano fango, il sindaco è semplicemente sparito”. L’ex assessore accusa Rapinese di non aver comunicato nulla sul suo imminente viaggio neppure in consiglio comunale: “Lui che ha fatto della trasparenza la sua bandiera. Questa assenza è grave e inaccettabile – aggiunge infine Negretti – Como non merita un sindaco così e un’amministrazione fantasma”.
Sul tema arriva anche la dura riflessione di Fratelli d’Italia che aggiunge dettagli sul viaggio in Cina del primo cittadino, il sindaco starebbe partecipando al World Design Cities Conference iniziato il 25 settembre. “Senza che la città sapesse nulla né delle motivazioni del viaggio né dei possibili risultati attesi – scrive il commissario cittadino, Alessandro Nardone – Non è la prima volta. Era già accaduto con la recente missione a Tokamachi, in Giappone, di cui i comaschi non hanno avuto alcuna notizia. Nessun resoconto, nessuna informazione ufficiale”. Perché tanto silenzio si chiede ancora Nardone che sottolinea ancora. “In una città già in allerta Rapinese è partito anche prima dell’inizio dell’evento, un sindaco serio avrebbe fatto un’altra scelta: restare accanto alla propria comunità e annullare il viaggio”. Como non ha bisogno di chi vola lontano e tace, ha bisogno di una guida capace di condividere il dolore e le difficoltà della sua comunità, di un leader che sappia farsi trovare al fianco dei cittadini quando tutto sembra crollare”.
Infine la proposta che arriva dal dirigente di Forza Italia ed ex consigliere comunale, Luigi Bottone ed è rivolta ad assessori e consiglieri “Donate lo stipendio e i gettoni di un mese per aiutare chi ha subito danni gravi, un piccolo contributo –dice – destinato ad aiutare le persone più colpite da questa catastrofe”.