Nuovo resort di lusso a Torno, tra i residenti prevale una certa preoccupazione, soprattutto dopo i gravi danni causati dalla violenta ondata di maltempo dei giorni scorsi. Alcuni cittadini chiedono all’amministrazione comunale di tornare sui suoi passi e abbandonare la strada intrapresa, perché – dichiara un residente di Blevio – “la struttura verrebbe realizzata vicino a un torrente e sopra a una vasca di contenimento”, palesando quindi possibili rischi per un territorio già fragile.
Nuovo resort di lusso a Torno, i dubbi dei residenti e le parole delle amministrazioni comunali
A fare chiarezza è Luca Monti, assessore ai Servizi sociali del Comune di Blevio. “La progettazione è molto lunga. Sono già stati fatti tutti gli approfondimenti geologici. Sono state eseguite tutte le analisi del caso e le integrazioni chieste da Regione Lombardia, dai Comuni e dalla Soprintendenza”, assicura Monti. “Si tratterà – prosegue – di un’architettura ipogea, sarà quindi scavata una parte di roccia e realizzata in una zona sicura”.
Il nuovo resort dovrebbe sorgere nella zona di Villa Pliniana, cementificando – di fatto – una vasta zona a metà tra lago e montagna. Quella stessa zona che, da due settimane, è flagellata dalle forti piogge. La struttura verrebbe realizzata non lontano dal punto in cui, lo scorso 10 settembre, si era verificato il primo, significativo, smottamento, al confine tra Blevio e Torno, sfiorando un asilo e un’abitazione (in parte comunque danneggiata). L’albergo però, vale la pena precisarlo, verrebbe ridimensionato e reso meno impattante in seguito a una revisione del progetto chiesta – tra gli altri – da Provincia e Soprintendenza.
Dalle indiscrezioni, sebbene il nuovo progetto sia ancora in fase di valutazione, pare che la società incaricata di eseguire i lavori sia intenzionata ad abbassare di un piano l’intero complesso. Gli enti chiamati a esprimersi sul progetto avevano infatti evidenziato una serie di criticità, che hanno portato a rivedere il piano iniziale. Si lavora, quindi, per rendere il resort meno invasivo e più rispettoso del contesto paesaggistico in cui verrebbe costruito. Si pensa a una volumetria inferiore rispetto a quella stabilita inizialmente. La nuova costruzione, inoltre, verrebbe accompagnata da un piano viabilità presentato proprio dal sindaco Malacrida negli scorsi mesi. L’intervento permetterebbe inoltre di riqualificare tutta la zona e consentirebbe al Comune di incassare una cifra sicuramente significativa, che – come sottolineato dal sindaco di Torno, Rino Malacrida – verrebbe investita dall’amministrazione in opere e servizi di cui l’intera comunità potrebbe godere.
A chi parla di “elevato rischio sotto il profilo idrogeologico”, il sindaco Malacrida spiega che la convezione tra Comune e azienda include un milione e mezzo di euro destinati alla pulizia e alla messa in sicurezza della valle che è esondata due volte in due settimane. “Un’operazione di questo tipo darebbe alle casse comunali fondi da investire contro il dissesto idrogeologico. Se la convenzione fosse stata già approvata e il progetto fosse in una fase più avanzata, probabilmente il disastro di questi giorni non si sarebbe verificato”, commenta Malacrida. Si tratterebbe, aggiunge, “di una costruzione ben diversa rispetto a quelle realizzate settant’anni fa, dovrebbe rispettare una serie di normative che prima non esistevano e verrebbero obbligatoriamente realizzate delle vasche di laminazione per contenere le alluvioni”, con cui ormai troppo spesso il territorio deve fare i conti.