111 interventi effettuati, oltre 600 chiamate per un totale di 600 ore di servizio in sei giorni. L’emergenza maltempo nel Canturino nei numeri della protezione civile cittadina. Un evento meteorologico eccezionale, con oltre 210 millimetri di pioggia caduti in dieci ore, si legge nel report ufficiale, che ha provocato allagamenti diffusi, esondazioni e danni ingenti a edifici pubblici e privati, attività economiche e infrastrutture. In alcune aree del territorio si sono registrati fino a tre metri d’acqua nei locali interrati. Non si contano le strade, le abitazioni e i sottopassi resi impraticabili.
Nelle ore successive all’alluvione, la macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente, coordinata dal Centro Operativo Comunale (COC, ndr), con il coinvolgimento della polizia locale, dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e della protezione civile cittadina.

“Evento straordinario”
“In trent’anni è la prima volta che a Cantù ci siamo trovati a gestire un’alluvione di questa portata che ha messo a dura prova il sistema” ha detto il coordinatore del Gruppo di Protezione Civile Città di Cantù, Luca Montorfano. “Per noi è stato un evento straordinario che ha occupato il nostro personale con lunghi turni e interventi impegnativi. Abbiamo dato il massimo cercando di fare il possibile con quanto a disposizione, ma da subito ci è apparso chiaro che da soli non potevamo fare tutto. Sono state quindi determinanti le colonne mobili inviate da Regione Lombardia che hanno collaborato con il nostro personale presente in posto. Importantissima è stata anche la collaborazione con i vigili del fuoco”.
Dalla relazione ufficiale della Protezione Civile Città di Cantù emerge un quadro di straordinario impegno operativo, il gruppo ha registrato in particolare:
• 77 interventi di svuotamento per allagamenti; • 8 tagli pianta; • 7 smottamenti; • 3 pulizie stradali; • 5 soccorsi a persone; oltre ad attività di monitoraggio e messa in sicurezza.
Il Comune: “Continuiamo a investire in mezzi e strumenti”
“I dati raccolti raccontano con chiarezza la portata dell’intervento messo in campo: un lavoro intenso e di grande coordinamento. La macchina dei soccorsi ha funzionato con efficienza e rapidità, dimostrando che Cantù dispone di una rete di volontari e operatori preparati, capaci di reagire con lucidità” ha commentato l’assessore con delega alla Protezione Civile, Maurizio Cattaneo.
Le squadre comunali, con circa 20 volontari di Protezione Civile cittadina in servizio a rotazione, attivate già dalle prime ore del mattino, sono intervenute per svuotare cantine, abitazioni, autorimesse, esercizi commerciali allagati. Nel corso della giornata, è arrivato il supporto anche dalla colonna mobile regionale degli alpini e dell’associazione A2A – con circa 30 volontari-. Aiutate, inoltre, da numerose squadre dei pompieri provenienti anche da Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Brescia e Bergamo, per un totale complessivo di oltre 100 unità impegnate sul campo.
Parla di “Una città ferita in modo serio” e di “solida efficacia della Protezione Civile, intervenuta con professionalità, tempestività e grande spirito di servizio” il sindaco di Cantù, Alice Galbiati. “Quello dei nostri volontari – aggiunge – è un impegno quotidiano, fatto di formazione continua, prove sul campo e coordinamento tra enti. Dal canto nostro continueremo a investire in mezzi e strumenti”.