Raffica di multe in pochi giorni e non sapere, ancora, dove parcheggiare: è il motivo per cui questa mattina, dalle 8 alle 9, gli studenti del Setificio hanno organizzato una protesta pacifica fuori da scuola. Un muro di ragazzi, oltre 250, fuori dalle aule per un’ora. Soltanto qualche fumogeno e qualche rombo di motore, poi semplicemente un appello: trovare qualche spazio in più in cui parcheggiare ed evitare le ennesime sanzioni, almeno fino a quando non sarà individuata una soluzione alternativa.
Setificio di Como, moto sui marciapiedi: la protesta dopo le multe
Lunedì, effettivamente, molti mezzi sostavano in maniera confusa e disordinata, disturbando il passaggio. Dopo le prime multe però, su raccomandazione dei genitori, i ragazzi si sarebbero premurati di parcheggiare in maniera consona le loro moto, cioè sul lato del marciapiede, in modo da non ostacolare il passaggio a pedoni, ciclisti o persone con disabilità. Le multe, tuttavia, non sono tardate ad arrivare, e così, per questa mattina, è stato organizzato un sit-in pacifico fuori dall’istituto Paolo Carcano di via Castelnuovo. Una protesta dai modi tranquilli, più simbolica che dimostrativa, per chiedere più parcheggi in cui lasciare – in sicurezza – le moto.
Al momento, però, i giovani motociclisti non hanno potuto fare altro che parcheggiare – anche questa volta – sul lato dei marciapiedi o negli spazi verdi. Il timore, quindi, è che – dopo scuola – qualche studente debba comunque fare i conti con un’altra brutta sorpresa. Nei dintorni non ci sarebbero abbastanza aree di sosta e così gli alunni del Setificio, non trovando posti liberi nelle vicinanze, lasciano le moto dove possono. L’importante, vale la pena sottolinearlo, è non ostacolare il passaggio e garantire totale agibilità per chi si muove sul marciapiede.

Dal Comune, però, qualcosa sembra si stia muovendo. A poca distanza dal Setificio, infatti, c’è un posteggio di Asst Lariana che – se ottenuti i dovuti permessi – potrebbe essere sfruttato anche dagli studenti. Si tratterebbe, come evidenziato da Mirko Capriati, presidente del consiglio d’istituto, di alcuni spazi disponibili all’Hospice San Martino. L’interlocuzione, però, è ancora in corso. In pochi giorni le multe sarebbero passate da 30 a 60 euro. E così c’è chi in 48 ore avrebbe già sborsato 90 euro. Ma l’appello dei ragazzi parla chiaro: “Più parcheggi, meno multe. La moto non è un crimine”.

Vale la pena precisare, però, che la multa è la risposta – inevitabile – a un mezzo lasciato in sosta sul marciapiede. Lo dice il codice della strada, prima del buon senso. La polizia locale, inoltre, è intervenuta nella zona in seguito a una valanga di segnalazioni arrivate direttamente dai cittadini, con tanto di foto e video che attestavano la difficoltà delle mamme con carrozzine e di soggetti fragili costretti a fare lo slalom tra le moto. Servono più parcheggi, è innegabile, ma serve anche un po’ di accortezza in più.
Interviene la Lega
Quanto accaduto nei giorni scorsi al Setificio sta già diventando una questione politica. “È una vergogna” per Elena Negretti, consigliere comunale della Lega. “Il sindaco Rapinese – prosegue Negretti – invece di passare il tempo a insultare l’opposizione, si occupi di risolvere i problemi concreti della città. Al posto di sanzionare, pensi a trovare una soluzione che permetta ai ragazzi di posteggiare le moto in un luogo adeguato”.
Alle sue parole fanno eco quelle di Paolo Muttoni, coordinatore della Lega Giovani Cumasch. “La priorità dell’amministrazione – commenta Muttoni – è utilizzare la polizia locale per multare dei ragazzi che, per necessità, parcheggiano le loro moto dove trovano, senza creare intralcio al passaggio”. Si tratta, prosegue, di “una mancanza di rispetto nei loro confronti”. “Questo episodio – conclude Muttoni – è l’ennesima dimostrazione di una giunta distante dai bisogni reali della città e incapace di dare risposte“. Poi l’invito al primo cittadino, affinché “trovi una soluzione, alla svelta, e la smetta di fare multe”.