(ANSA) – MILANO, 23 OTT – "Sono un assassino". Così, in sostanza, Luigi Morcaldi, 64 anni, davanti ai pm di Milano Leonardo Lesti e Giovanni Tarzia e agli investigatori della Polizia Locale, ha confessato l’omicidio dell’ex compagna Luciana Ronchi, 62 anni, uccisa a coltellate in strada ieri mattina nel quartiere Bruzzano, vicino alla sua casa. In sostanza, da quanto si è saputo, il 64enne, che ha pianto durante l’interrogatorio di ieri sera, ha detto che non si sa spiegare perché l’ha fatto, ma ha anche ricostruito il suo "fallimento di vita, di relazione, che poi è diventato anche economico". Un fallimento che ha addebitato all’ex compagna (i due non sono mai stati sposati, a differenza di quanto emerso ieri) e al figlio. E da cui sono scaturite le sue "rivendicazioni" economiche. Tanto che prima di ucciderla le ha gridato: "Questa è casa mia, te ne devi andare". Morcaldi è accusato di omicidio aggravato dalla relazione affettiva terminata. Oggi i pm inoltreranno all’ufficio gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere. (ANSA).