“Chiudere la primaria di Ponte Chiasso è una scelta sbagliata: al quartiere vanno aggiunti servizi, non tolti”: questa considerazione comune muove genitori e politici, che domani saranno nuovamente in piazza contro il piano di chiusura delle scuole deciso dall’amministrazione comunale di Como. Dopo la protesta alla Corridoni di via Sinigaglia e poi quella nel cortile del Comune di Como, domani l’appuntamento è alle 10.30 fuori dalla primaria di via Brogeda a Ponte Chiasso.
Assieme alle famiglie degli alunni che frequentano gli istituti che il sindaco Alessandro Rapinese vuole chiudere, guidati dall’associazione Nova Como, che ha organizzato la protesta, hanno annunciato la loro partecipazione anche i rappresentanti delle opposizioni, in modo bipartisan. Dai politici della Lega a quelli del Pd, di Svolta civica, Fratelli d’Italia e di Azione.
“Chiudere la primaria di via Brogeda è una scelta completamente sbagliata, – dichiarano Daniele Valsecchi, Stefano Legnani e Francesco Finizio, rispettivamente segretario cittadino, consigliere comunale e referente scuole del PD di Como – perché una scuola in questo quartiere, che ha potenzialità enormi considerando la sua collocazione in una posizione strategica per la Svizzera e per il primo accesso al nord Europa, è essenziale per evitarne lo spopolamento e ricopre un ruolo fondamentale per l’azzeramento delle diseguaglianze in una zona di confine. La nostra proposta, che è anche quella del consiglio d’istituto, – proseguono gli esponenti del Pd – è l’accorpamento della scuola dell’infanzia con la primaria, che permetterebbe di tenere vivo e attivo il quartiere”.
“Ponte Chiasso è un quartiere al quale vanno aggiunti servizi, non tolti. – dichiarano Stefano Molinari e Alessandro Nardone, rispettivamente presidente provinciale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – Chiudere la scuola significherebbe svuotare il quartiere, condannandolo alla desertificazione. Gli spazi dell’edificio eventualmente inutilizzati dovrebbero essere riempiti, magari decentralizzando servizi per le persone anziane e prevedendo un presidio stabile della polizia locale. – concludono Molinari e Nardone – Fratelli d’Italia sarà al fianco dei cittadini per difendere il diritto dei bambini di frequentare una scuola nel proprio quartiere e per ribadire che una città che chiude le scuole è una città che rinuncia al proprio futuro”.
“La scuola di via Brogeda sorge in un quartiere che più di altri deve restare vivo e non diventare un semplice dormitorio. – commenta il responsabile under 30 e referente dell’area urbana di Como, Alessandro Canova – È un presidio educativo e sociale fondamentale: ha ricevuto fondi PNRR, promuove corsi di italiano per l’integrazione dei genitori e offre servizi di pre e post scuola indispensabili per le famiglie lavoratrici”.
Sarà presente alla protesta anche Vittorio Mottola, ex consigliere comunale di Como. “Non si può ignorare il valore sociale e educativo di una scuola che, da anni, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il quartiere. – spiega Mottola – La proposta di trasferire le sezioni della Scuola dell’Infanzia di via Don Luigi Monza alla primaria di Ponte Chiasso, sarebbe stata una soluzione più sensata, capace di ottimizzare gli spazi”.





