Passeggiata di Villa Olmo, il lago è ancora sporco. È la passeggiata più suggestiva della città, da un lato il Lario che regala scorci mozzafiato e dall’altro le sue ville storiche, eppure le condizioni del lago – in questo momento – non sono di certo un bello spettacolo per chi passeggia in zona, per i comaschi, prima di tutto, ma anche per i turisti che ancora scelgono di visitare Como e scoprire le sue bellezze.

Passeggiata di Villa Olmo, il lago è ancora sporco
Quando si dice “un’immagine vale più di mille parole”. Legname che galleggia, detriti e ancora sporcizia: il lago, soprattutto nel canale accanto alla passeggiata di Villa Olmo, è ancora sporco. È l’effetto del violento maltempo che si è abbattuto sulla città a fine settembre.

Un evento meteorologico estremo, con precipitazioni record che hanno allagato le strade e riversato nel lago fango e detriti. Un’enorme quantità di materiale da smaltire, per cui i tempi di pulizia potrebbero dilatarsi. Quel che è certo è che il lago è ancora sporco, soprattutto in alcuni punti. Lo si nota camminando lungo la passeggiata di Villa Olmo, ma anche pochi passi più in là, in pieno centro, sul lungolago, di fronte a piazza Cavour.
Oltre 182mila euro per gli interventi di pulizia e messa in sicurezza
Intanto, il Comune di Como conta 183mila euro per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza in diverse zone del lago. La violenta ondata di maltempo di settembre ha causato, come detto, l’accumulo di ingenti quantità di detriti nel primo bacino del lago, oltre che in diverse vie della città.

Dopo le piogge di inizio settembre, la situazione, lo ricordiamo, è nettamente peggiorata in seguito alle intese precipitazioni che si sono abbattute sul territorio comasco a partire dallo scorso 22 settembre. Nel dettaglio gli interventi eseguiti per la pulizia del lago ammontano complessivamente a 41.610 euro, per la rimozione del legname nell’area “Hangar”, nell’area del Tempio Voltiano, intorno alla diga foranea e nell’area di Sant’Agostino. A questi interventi si aggiunge lo smaltimento dei rifiuti galleggianti raccolti da Aprica, che superavano addirittura le mille tonnellate, per un costo complessivo di quasi 141mila euro.






