I Giovani Democratici intervengono sulla situazione del carcere Bassone di Como, dopo la rivolta della scorsa settimana e il suicidio del detenuto 24enne ferito negli scontri.
“Gli eventi delle ultime settimane non sono episodi isolati: – dicono i Giovani dem – sono il prodotto diretto di un sistema penitenziario che da anni implode sotto il peso del sovraffollamento, dell’abbandono istituzionale e dell’indifferenza politica. Sono la prova che le condizioni in cui vivono le persone recluse a Como – e il personale che vi lavora – sono diventate insostenibili. Il Bassone è da tempo un carcere al limite: – continuano – celle sovraffollate, servizi insufficienti, salute mentale ignorata, pochi agenti costretti a gestire situazioni impossibili. In questo contesto di degrado strutturale, la violenza diventa l’unico linguaggio rimasto a chi non ha più voce. Per noi Giovani Democratici di Como questo non è accettabile. Lo Stato non può permettere che il carcere diventi un luogo dove si muore di abbandono. Chiediamo con forza: un’indagine immediata e indipendente sul suicidio avvenuto al Bassone; interventi concreti contro il sovraffollamento, a partire dall’uso serio di misure alternative alla detenzione per i reati minori; risorse vere per la salute mentale; un piano straordinario di riforma strutturale del Bassone e dell’intero sistema penitenziario lombardo”.






