Famiglia del bosco, ora la vicenda scuote anche la politica. Un alone di spiritualità e una serie di scelte controcorrente ruotano attorno a questa vicenda di fronte a cui – indipendentemente da come la si pensi – è difficile restare indifferenti. Un isolamento radicale, una sorta di ricongiunzione con la natura, sta alla base della vicenda, a cui ora si aggiunge anche l’intervento della giustizia minorile.
Famiglia del bosco, la storia al centro della prossima puntata di Nessun Dorma
Una scelta che arriva da lontano, che affonda le radici nelle storie dei genitori, che intreccia destini diversi e ora più uniti che mai. Lei, australiana, una carriera da cavallerizza interrotta bruscamente a causa di un infortunio. Da quel momento, la svolta spirituale e una nuova vita. Lui britannico, prima chef in giro per il mondo poi impiegato nel settore della compravendita di mobili di pregio. Si conoscono all’estero e, dopo anni in giro per il mondo, fanno dell’Italia la loro nuova patria e di quel rudere (oggi al centro delle polemiche) la loro casa.
Una vita autonoma la loro: senza acqua, corrente ed elettricità, il cibo lo producono da sé, la stufa a legna riscalda la casa. L’acqua arriva direttamente dal pozzo e anche l’educazione dei figli è lontana dalla scuola tradizionale. Ma – come dichiarato – dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – “risulta regolarmente espletato l’obbligo scolastico attraverso l’educazione domiciliare legittimata dalla Costituzione”. Il caso, lo dicevamo, smuove anche la politica e interviene il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che si è detto “perplesso” su un provvedimento definito “estremo”. Eppure, il casolare di Palmoli, il riscaldamento, l’igiene, l’home schooling e l’assenza di relazioni extrafamiliari sono – in sintesi – i fatti che hanno spinto i servizi sociali ad allontanare i tre bambini dai loro genitori.
Non sta all’opinione pubblica pronunciare sentenze. Difficile stabilire un confine netto, non sempre i casi hanno colori definiti, esistono innumerevoli sfumature e talvolta il bianco si mischia col nero. Ma è certo che il benessere dei bambini è l’unica priorità e deve sempre essere tutelato, indiscriminatamente. Forse sarebbe necessario un compromesso. La natura con i suoi benefici, lontano dallo stress della tecnologia e dalle carenze affettive che talvolta può comportare, ma anche l’importanza di una vita fatta di relazioni ed esperienze che vadano al di là della propria casa.
Togliere dei bambini ai loro genitori rappresenta probabilmente l’ultima spiaggia anche per i giudici, ma è certo che i più piccoli debbano essere protetti e la loro serenità garantita sempre e comunque. Ne parliamo domani a Nessun Dorma, condotto dal direttore di Etv Andrea Bambace.





