(ANSA) – TRIESTE, 01 DIC – Comunicare la scienza, perché sia più inclusiva e accessibile, attenta alla sua fruizione al tempo dei negazionismi e del ritorno delle ideologie autoritarie. Da domani fino al 5 dicembre si tiene il XIV Convegno internazionale di Comunicazione della scienza, organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della Sissa, articolato in 40 panel e 125 esperti. Tra gli altri, ci sarà la storica della scienza Naomi Oreskes, autrice del best seller mondiale ‘Mercanti di dubbi’ che smonta il negazionismo scientifico, e di cui esce in Italia in questi giorni il nuovo saggio, ‘Il grande mito. Come il business ha creato la leggenda del libero mercato e ci ha insegnato a odiare il governo" (Edizioni Ambiente). Oreskes converserà dapprima con Massimo Polidoro, divulgatore scientifico, delle strategie utilizzate per minare le evidenze scientifiche e poi con Enrico Bucci ed Elisabetta Tola di scienza e politica all’epoca di Trump. Per il responsabile scientifico e organizzativo Nico Pitrelli, "la XIV edizione si svolge in un momento in cui le narrazioni negazioniste sono diventate, in alcuni casi, politiche governative esplicite, segnando una rottura inedita nel rapporto tra istituzioni e conoscenza scientifica. Di fronte a questa deriva, una comunità ristretta e con risorse limitate deve padroneggiare competenze sofisticate e in continua evoluzione per mediare le sfide più decisive del nostro tempo, dalla crisi climatica all’intelligenza artificiale". Dunque, scopo del Convegno diventa "occasione per interrogarsi su come garantire una comunicazione scientifica inclusiva e democratica, quando difendere la conoscenza come bene comune può diventare una forma di resistenza civile". Interverranno, fra gli altri, Massimiano Bucchi, il sociologo della scienza Yurij Castelfranchi, l’artista visiva ceca Magda Stanová e lo scienziato Bruce Lewenstein della Cornell University. (ANSA).






