Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti è intervenuto all’evento “Health Data Revolution, dall’Europa al MIND – Il futuro digitale della Sanità Italiana” a Milano. E’ intervenuto su dati sanitari e digitalizzazione.
“Una rivoluzione tecnologica in sanità non si misura dal numero di macchine nuove, ma da come cambiano le cure, l’organizzazione e le responsabilità di chi decide – ha detto – I dati devono diventare il tessuto connettivo del sistema: la storia clinica di una persona non può essere una sequenza di episodi isolati, ma un flusso continuo che accompagna il cittadino per tutta la vita”. “In questo quadro – ha aggiunto – le decisioni cliniche e politiche devono poggiare sui pattern che emergono proprio dai dati, su evidenze accessibili e verificabili. E il cittadino deve passare da spettatore a co-protagonista, capace di consultare la propria storia di cura, esprimere preferenze informate e chiedere conto degli esiti. Lo Spazio europeo dei dati sanitari e i nostri progetti su fascicolo ed ecosistema dei dati vanno esattamente in questa direzione: fare dei dati un bene comune, al servizio del diritto alla salute.”






