I volontari hanno ripulito boschi e sentieri, ma il successo della Giornata del Verde pulito, promossa il 15 aprile scorso dal circolo di Como di Legambiente e da Tavernola attiva rischia di essere vanificato dal mancato intervento di rimozione dei rifiuti raccolti. Oltre una settimana dopo l’intervento di pulizia, l’area retrostante il cimitero di Rebbio si presenta come una sorta di discarica a cielo aperto, con una montagna di spazzatura di ogni genere accatastata per poi essere portata via ma tuttora non rimossa. Dopo la Giornata del Verde pulito, il Comune di Como con Aprica, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, avrebbe dovuto occuparsi di portare via il cumulo di spazzatura. Solo una parte dei rifiuti però è stata rimossa, mentre nell’area di Rebbio segnalata dagli stessi volontari al momento è ben visibile una montagna di rifiuti, che tra l’altro, come denunciato anche da alcuni residenti della zona, continua a crescere perché c’è chi abbandona altri sacchi e oggetti da buttare, come fosse una discarica.
<E’ una situazione spiacevole, che abbiamo a nostra volta segnalato al Comune e ad Aprica – dice la presidente del circolo di Como di Legambiente, Chiara Bedetti – Una parte consistente dei rifiuti di Rebbio è ancora lì e non è stata portata via. Credo si tratti di un disguido ma spero che sia risolto al più presto>. <Lo scopo della nostra iniziativa, oltre alla pulizia dei boschi era la sensibilizzazione sul problema dei rifiuti – aggiunge – E’ ovvio che queste situazioni rischiano di portare all’effetto contrario>.
Aprica, la società incaricata di rimuovere i rifiuti fa sapere che si tratta di un problema tecnico. <La zona è difficile da raggiungere, serve un mezzo adeguato e stiamo studiando una soluzione – precisano dall’azienda – Abbiamo informato anche il Comune, interverremo prima possibile, probabilmente già giovedì>.