Dopo un processo durato oltre un anno e mezzo, alle 13.48 la Corte d’Assise di Como legge la sentenza di primo grado. Dei 23 capi d’imputazione iniziali, il Tribunale ne riconosce 5. Sette dei dodici imputati usciranno dall’aula con una condanna.
Il primo nome citato dal presidente Valeria Costi è quello di Pietro Gilardoni, che riceve la condanna più pesante, 4 anni complessivi rispetto ai 9 anni e mezzo chiesti dal pubblico ministero Pasquale Addesso. Viene condannato per la gestione dell’assegnazione dei lavori della variante delle paratie e per corruzione, anche se derubricata nella forma più lieve, per Salita Peltrera, in concorso con Antonio Viola, condannato a 2 anni. Gilardoni viene condannato anche per aver consegnato all’imprenditore Giovanni Foti, condannato a un anno e 8 mesi, le liste delle ditte invitate per la gara di piazza Volta e piazza Roma
L’ex sindaco di Como Mario Lucini, per il quale l’accusa aveva chiesto 3 anni, viene condannato a un anno e 6 mesi.
L’ex sindaco viene condannato per lo spacchettamento degli incarichi per le opere della variante che avrebbe dovuto far ripartire il cantiere e per non aver rescisso il contratto con Sacaim. Assolto invece da altre accuse di falso, turbata libertà della scelta del contraente e abuso d’ufficio in favore proprio di Sacaim.
Condanne per lo spacchettamento anche per il dirigente Antonio Ferro, un anno e 3 mesi, e per Antonella Petrocelli, 6 mesi. Il legale del Comune di Como, Maria Antonietta Marciano, viene condannata a un anno per il falso, in concorso con Gilardoni, Ferro e Lucini, relativo alla presunta sorpresa geologica che aveva portato a non rescindere il contratto con Sacaim.
Complessivamente, Il Tribunale infligge condanne per 11 anni e 11 mesi. Nessuna condanna per l’altro ex sindaco coinvolto nella vicenda, Stefano Bruni, il cui reato ambientale è stato dichiarato estinto per prescrizione. Assoluzione perché il fatto non sussiste per gli altri imputati, Graziano Maggio di Sacaim, l’ingegnere Virgilio Anselmo e il funzionario di Palazzo Cernezzi Ciro Di Bartolo. Assoluzione anche per Sacaim.