Como dice sì alla Tav e alle infrastrutture necessarie per lo sviluppo economico del Paese. A lanciare l’appello sono le imprese e le associazioni di categoria del territorio comasco assieme ai rappresentanze dei lavoratori nella conferenza stampa di questa mattina nella sede dell’Ance di Como. Un’alleanza insolita ma unita nel puntare il dito contro l’immobilismo del governo sulla costruzione delle grandi opere. “E’ inconcepibile che il Governo fermi i cantieri e rimetta in discussione investimenti come quello della Torino – Lione”, spiega il presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Como, Francesco Molteni. Sono 28 in totale le grandi opere pubbliche bloccate per un valore di 33 miliardi. “Con la loro realizzazione – continua Molteni – si avrebbe un indotto sull’occupazione pari a 500mila posti di lavoro e sull’economia di 116 miliardi di euro”. “Siamo dalla parte del progresso e del territorio – spiega Giacomo Licata, segretario generale della CGIL di Como – Non esiste alternativa al lavoro per rilanciare il Paese”. Le associazioni imprenditoriali e i sindacati