Il sindaco di Valsolda Giuseppe Farina e il suo socio in affari Silvio Lamberti sono rimasti in silenzio davanti al giudice. Nessuna risposta alle domande nel primo interrogatorio in carcere dopo l’arresto, venerdì scorso, con l’accusa di essere responsabili di un <sistema corruttivo collaudato> nel settore delle pratiche edilizie nel paese sulla sponda lariana del Ceresio. Per entrambi è stata confermata al momento la custodia cautelare in carcere.
Il primo cittadino e il socio in affari sono al Bassone da venerdì scorso. Nell’operazione, eseguita dalla guardia di finanza, sono state coinvolte altre sette persone, alle quali sono stati concessi gli arresti domiciliari. Saranno interrogate a partire da domani e potranno a loro volta avvalersi della facoltà di non rispondere oppure decidere di rispondere alle domande e fornire la loro versione sulle accuse che vengono loro contestate.
Farina e Lamberti sono accusati di aver ricevuto illecitamente soldi e incarichi professionali in cambio di concessioni edilizie, modifiche di destinazioni d’uso dei terreni, autorizzazioni. Nel solo 2018, i militari della guardia di finanza hanno documentato sei episodi di corruzione. Il sindaco avrebbe ottenuto 25mila euro in contanti, oltre alla promessa di ulteriori erogazioni di denaro, in cambio di agevolazioni sulle pratiche edilizie.
Dopo l’interrogatorio, tramite il suo legale Silvio Lamberti ha chiesto gli arresti domiciliari. Il sindaco invece, almeno per il momento non ha presentato alcuna istanza.