Il terzo sciopero mondiale per il clima, che ieri ha coinvolto gran parte del pianeta sta sicuramente facendo discutere. I giovani di “Fridays for Future” hanno attirato l’attenzione indubbiamente anche a Como.
Ieri mattina, un migliaio di studenti ha invaso il cortile antico di Palazzo Cernezzi, con decine di cartelli colorati di cartone, slogan e cori allegri urlato a gran voce nel capoluogo. Non sono mancati alcuni momenti di tensione e di confronto, in particolare con l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti e il vicesindaco Adriano Caldara, che ha ricevuto un piccolo gruppo di manifestanti.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Como, Marco Galli, ha evidenziato il suo disappunto per gli insulti urlati da gruppi di studenti verso sindaco e assessori. Galli ha poi ricordato gli incontri già avuti con gli organizzatori e le risposte date in tema di salvaguardia del clima sottoscritte dalla giunta.
Gli agenti della Digos della Questura di Como hanno filmato i manifestanti. Le immagini sono al vaglio della polizia. È vero che la manifestazione era autorizzata, ma solo come presidio davanti al Comune, e non al suo interno.
Inoltre, si potrebbero ravvisare gli estremi del reato di interruzione o turbativa della regolarità di uffici e servizio pubblici. L’ingresso a Palazzo Cernezzi è stato per ore praticamente sbarrato dalla presenza dei manifestanti. L’ipotesi che si arrivi a una denuncia degli organizzatori o di alcuni manifestanti appare però remota. In considerazione anche dell’importante argomento per cui i giovani hanno manifestato in tutto il mondo.