Introiti del parcheggio dell’ospedale Sant’Anna, l’obiettivo della politica comasca è ridiscutere il famoso accordo di programma che ormai dieci anni fa concesse al comune di San Fermo della Battaglia di mettere in cassa tutti i proventi del parcheggio: circa un milione di euro all’anno.
“Se dovessero emergere degli elementi utili per poter rivedere l’accordo di programma – spiega il sindaco di Como, Mario Landriscina – sarebbe ovviamente molto positivo. Se Regione Lombardia dunque decidesse di riaprire il tavolo di discussione noi ci saremo. Como farà la sua parte”. Poi il sindaco tocca due temi molto importanti, quello delle tariffe in vigore all’ospedale e della manutenzione del parcheggio. “Sarebbe inoltre opportuno magari rivedere il costo per posteggiare. Il parcheggio ha poi diverse criticità, a partire dalle infiltrazioni d’acqua che vengono costantemente segnalate dagli utenti”, conclude.
“Purtroppo l’unico che può fare un passo in avanti per sbloccare la situazione è lo stesso Pierluigi Mascetti – spiega Enrico Cenetiempo, capogruppo di Forza Italia che fu assessore nella seconda giunta Bruni quando l’accordo venne firmato – Solo lui dovrebbe comprendere la necessità di rivedere un accordo che ha delle evidenti lacune trattandosi di un servizio pubblico ed essenziale”. Decisamente molto più critico Alessandro Rapinese. “C’è spazio solo per lacrime e fazzoletti. Certo il sindaco Mascetti dovrebbe fare il primo passo, ma la domanda è perché? – dice Rapinese – Chiaramente qualcosa stona – e non intendo legalmente essendo tutto regolamentato – se San Fermo incamera così tanti profitti da una struttura che altro non è che l’ospedale di Como”.
Nel dibattito si inserisce anche Alberto Introzzi, sindaco di Montano Lucino – firmatario dell’accordo insieme a Comune di Como, Provincia di Como, Regione Lombardia, Azienda ospedaliera e Comune di San Fermo – che ricostruisce la storia dell’accordo di programma. “Trattandosi di un accordo di programma tra enti non ha scadenza e questo è difficilmente contestabile. Una situazione dunque molto complessa da gestire che se non si fosse verificata ci avrebbe sicuramente permesso di spingere sull’accordo per poter ottenere qualcosa sia per Montano Lucino che per arrivare a una situazione magari meno penalizzante nel complesso”.
Lapidario il commento di Fabio Aleotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle. “Non vedo sinceramente vie d’uscita. O si cerca di invitare Mascetti a un confronto e a un dialogo oppure ne parleremo all’infinito”.
con tutti i soldi che il comune di Como ha buttato in questi anni, Ticosa, Paratie, risalcimento milionario al povero ragazzo, autosilos Val Mulini, negato il centro ricerche e ora vuol mettere le mani anche su San Fermo? L’Ospedale andava bene dov’era. sarebbe costato qualcosa in più ma lo spazio c’era. per fortuna San Fermo ha un sindaco di ferro!