Se i medici e gli infermieri sono la trincea della lotta al Coronavirus, i farmacisti sono certamente schierati in prima linea.
“Lavoriamo in una condizione difficile – spiega Giuseppe de Filippis, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Como – Garantiamo un servizio pubblico essenziale, pur in condizioni di rischio evidente. Tutti i pazienti con prima sintomatologia – raffreddore, tosse, bronchite – si presentano in farmacia”.
Poi bisogna affrontare anche il problema degli approvvigionamenti. “Alcuni prodotti venivano a mancare ancor prima del Coronavirus, ovviamente il fenomeno si sta acuendo. Inizia persino a scarseggiare l’alcol, ma entro il 20 di marzo gel disinfettanti e mascherine potrebbero tornare disponibili – spiega De Filippis – La preoccupazione è sulle specialità medicinali, che dipendono dalla produzione internazionale, ma per ora riusciamo a far fronte alle richieste. Raccomandiamo ovviamente di non correre a fare scorte, di rispettare le distanze di sicurezza in farmacia e, in caso di sintomi, di indossare se disponibile una mascherina”.