Coronavirus cinese: il contagio più rapido è senza dubbio quello psicologico. 
 Il timore che porta a modificare i propri comportamenti o a correre ai ripari con misure preventive.
Emanuele Barzon lavora alla Casa della Gomma, un negozio di Como specializzato in abbigliamento da lavoro e  attrezzatura antinfortunistica. “Da una decina di giorni vendiamo mascherine come mai prima – spiega – al punto da aver esaurito le scorte di dispositivi P2, che indicano una media protezione. Le abbiamo finite in pochi giorni, vendendole a persone di ogni genere ed età. Una signora di Milano ne ha appena prese cinque”. 
 Le mascherine costano dai 2 ai 5 euro. 
 Un altro “effetto collaterale” del Coronavirus è la diminuzione della clientela negli esercizi commerciali cinesi. “Da una settimana abbiamo meno clienti, sia a pranzo che a cena – spiegano dal ristorante cinese Pechino di Como – noi non abbiamo alcun rapporto con aziende cinesi, tutti i nostri rifornimenti arrivano da un grossista della provincia di Como. Quindi i timori sono infondati, ma il calo di clientela è evidente. Lo notiamo noi, a Como, e ce lo confermano anche connazionali che hanno attività nel Milanese”.
 
  
  
 






