<Il ministero dell’Interno ha azzerato la polizia di frontiera in Provincia di Como durante il periodo di Expo>.
È l’allarme lanciato dal Sap lariano, il sindacato autonomo di polizia che – in altre parole – denuncia come il confine terrestre italo-svizzero rischi di restare sguarnito poiché, durante Expo, numerosi uomini della polizia di frontiera comasca verranno spostati in aeroporto. <Con l’aggregazione di quindici agenti presso l’aeroporto di Malpensa per i prossimi mesi interessati da Expo, la Polizia di Frontiera della Provincia di Como è stata praticamente azzerata>, si legge in un comunicato della segreteria provinciale del Sap, che poi attacca frontalmente il ministro dell’Interno Angelino Alfano, sabato scorso a Como in occasione del Forum di Confcommercio. <Il Ministro dell’Interno che non più tardi di sabato si era affacciato in pompa magna sulle sponde del nostro lago, aveva tessuto le lodi a favore della polizia comasca sui recenti fatti che riguardavano il terrorismo. Peccato – scrive il Sap – che le determinazioni prese sono andate in tutt’altro senso, lasciando in evidente difficoltà tutto l’apparato della sicurezza a Como. Quasi sicuramente – si legge sempre nel comunicato – ci saranno altre partenze per Milano di personale della questura, della polizia stradale e ferroviaria>.
Secondo il sindacato di polizia, il ministero dell’Interno è <miope>, poiché <rafforza le frontiere aeroportuali a danno di quelle terrestri e marittime. Frontiere sguarnite che potrebbero essere scelte quale facile ingresso nel territorio italiano per elementi legati al terrorismo>.
Nel frattempo, scrive ancora il Sap, la Svizzera lavora in senso opposto, intensificando i controlli sulla fascia di confine.