Una mail, che fornisce indicazioni false su presunte spedizioni, o che al suo interno contiene un link o un allegato a nome di banche, aziende, fornitori. Un link o un allegato che portano con sé un’amara sorpresa. Una volta aperti, infatti, viene iniettato un virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.
E’ il noto virus Cryptolocker che torna a far paura. Negli ultimi giorni la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha registrato una nuova ondata di attacchi ai singoli cittadini ma anche alle aziende.
Il ricatto dei criminali informatici si realizza in modo estremamente semplice. Agli utenti viene chiesto, per poter riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin, per ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.
Il bitcoin è una moneta virtuale che attraverso un meccanismo riesce ad essere convertita in denaro. Un bitcoin corrisponde a circa 217 euro ma si tratta di un valore destinato ad aumentare.
E’ importante – spiega la polizia – non cedere al ricatto, anche perché non è certo che dopo il versamento vengano restituiti i file criptati.
Tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare attenzione alle mail che arrivano, specialmente se non attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati, sono i consigli da seguire per impedire l’infezione del Cryptolocker.
Per maggiori informazioni si può fare riferimento anche al Commissariato di Polizia di Stato. on line, al sito commissariatodips.it.