Un medico condotto di 47 anni, residente e operante nel Porlezzese, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo, che ora si trova ai domiciliari, è stato raggiunto stamattina all’alba dai carabinieri della Compagnia di Menaggio, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal tribunale di Como, nell’ambito dell’operazione “Hippocrates”.
Il dottore è accusato di aver effettuato visite ginecologiche su donne che si presentavano in studio per patologie che non giustificavano in alcun modo simili ispezioni intime.
In un caso, ad esempio, un banale gonfiore di pancia sarebbe stato alla base della visita intima che si sarebbe poi trasformata in violenza sessuale.
Le indagini, tutt’ora in corso per accertare eventuali altri casi, nascono dalla denuncia di una donna nel novembre del 2017. L’ indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Valentina Mondovì e condotta dai carabinieri della stazione di Porlezza.
Le vittime – per il momento sarebbero 7 i casi ricostruiti nei dettagli anche se la denuncia è una sola – erano tutte maggiorenni e sotto i 30 anni di età. Il medico avrebbe compiuto queste visite non necessarie sempre quando esercitava in comuni del Porlezzese per sostituire colleghi. “Per il momento le vittime sarebbero in tutto sette, ma le indagini continuano – hanno spiegato il maggiore Filippo Bentivogli, comandante della compagnia dei Carabinieri di Menaggio e il maresciallo capo Luca Donadio, comandante della stazione di Porlezza – L’invito è a farsi avanti. Se ci sono donne che hanno subito simili trattamenti le invitiamo a presentarsi alla stazione di Porlezza. Comprendiamo molto bene le difficoltà di uscire allo scoperto ma sarà ovviamente garantito il più assoluto riserbo».