L’Europa vuole cancellare la carta sconto benzina. Da Bruxelles, il 9 novembre è partita una lettera all’Italia che contesta la norma in vigore in Lombardia per il bonus sul costo del carburante nella fascia di confine. Il benefit per i residenti a ridosso della dogana svizzera, per la Commissione <crea distorsioni della concorrenza e viola le disposizioni delle norme comuni dell’Unione Europea>.
La Commissione chiede un intervento entro sessanta giorni per correggere questa anomalia. Tra le righe, la richiesta è di bloccare la carta sconto che permette ai comaschi di usufruire di uno sconto sul carburante. <Se l’Italia non si attiverà entro i prossimi due mesi, la Commissione potrà inviare un parere motivato alle autorità italiane>, si legge nel testo inviato a Roma.
Secondo l’analisi degli esperti europei, la carta sconto violerebbe le regole sulla tassazione. <Le norme fiscali italiane consentono di ridurre l’aliquota Iva applicata al carburante quanto più la stazione di rifornimento è vicina al confine con la Svizzera – si legge nel testo – Ne derivano aliquote Iva diverse sullo stesso prodotto a seconda di dove è stato acquistato e questo crea distorsioni della concorrenza e viola le norme>.
La carta sconto è inevitabilmente a rischio e questo sta già cerando allarmismo tra i gestori della fascia di confine. La rappresentante dei benzinai di Confcommercio Daniela Maroni si sta già attivando con la Regione per chiedere un intervento. <C’è un errore tecnico perché l’agevolazione non riguarda l’Iva – dice – La carta sconto è uno di quei pochi strumenti di risparmio immediato per i lombardi e allo stesso tempo garantisce posti di lavoro e frena l’emorragia di rifornimenti verso la Svizzera>. <Mi sono mossa subito e ho già contattato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli – aggiunge Maroni – che ringrazio perché si è già impegnato ad attivarsi subito al ministero e nelle sedi competenti a Bruxelles per non rendere vano un lavoro che parte dal 1995 ed è un vantaggio per tutti>.