Il 2018 si è chiuso con una battuta d’arresto per l’economia comasca. La produzione industriale, termometro molto affidabile soprattutto in una provincia con un forte comparto manifatturiero, si è praticamente fermata, mentre in tutti gli altri territori lombardi è cresciuta.
I dati sono stati diffusi da Unioncamere Lombardia e misurano l’andamento dell’economia regionale nel quarto e ultimo trimestre del 2018.
Dall’analisi emerge che la produzione industriale in Lombardia è aumentata mediamente dell’1,9%, con picchi – Lodi e Sondrio – superiori al 3%. A Como il valore più basso: una crescita dello 0,3%, praticamente nulla. Il fanalino di coda della Lombardia.
E anche allargando l’obiettivo all’intero anno 2018, Como resta ultima, con una produzione industriale cresciuta dell’1,9% mentre il resto della Lombardia, in media, è cresciuto del 3%. Volano Cremona e Sondrio, con incrementi vicini al 5%. Tutte le variazioni sono tendenziali, ossia riferite allo stesso trimestre dell’anno precedente o, nel caso dell’ultimo dato, all’anno precedente.
Un dato che conferma le basse prestazioni industriali di Como è la quota di cassa integrazione ordinaria, che vede la provincia lariana al di sopra della media regionale.