Dopo l’ennesima “domenica infernale” – come l’ha definita il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – con quasi 21 mila veicoli in un giorno sulla Statale Regina, questa mattina si è tenuto in Prefettura a Como un vertice per discutere sulle possibili soluzioni al problema da anni irrisolto del traffico sulla strada che costeggia il lago. «Le associazioni di categoria hanno proposto per i mezzi pesanti fasce orarie di due ore in due ore durante tutto l’arco della giornata per salire o scendere in modo alternato – spiega Castelli – Un’idea impraticabile, visto che non ci sono aree di sosta per i mezzi che dovrebbero aspettare di riprendere il proprio viaggio. Il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra, in accordo con gli altri sindaci del territorio, ha proposto invece nuovamente il cosiddetto “girone”, ossia il senso unico permanente che permetterebbe ai camion di salire verso il lago e poi scendere dalla statale 36, o in alternativa le fasce orarie oggi in vigore per i mezzi pesanti, che al mattino possono viaggiare soltanto in salita verso nord, mentre la sera possono soltanto percorrere la strada in direzione Como, senza però alcuna deroga, oggi invece esistente per chi carica o scarica persone o merci tra Argegno e Menaggio». Le proposte dei sindaci dovrebbero ora essere valutate. «Abbiamo chiesto e ottenuto che ANAS dia incarico a una società per svolgere uno studio approfondito sulle idee presentate e sull’impatto che potrebbero avere sul territorio – dice il comandante Castelli – A breve, inoltre, verrà effettuato un sopralluogo allo scopo di migliorare la segnaletica stradale sulla Regina: i cartelli che indicano i divieti e le limitazioni sono pochi e scarsamente visibili. Questo è un primo passo dopo anni di richieste. Basta parole, ora vogliamo i fatti».