(ANSA) – MILANO, 28 NOV – Una perizia psichiatrica, disposta dal gip di Milano che l’ ha in custodia cautelare da sette mesi per aver cercato di rapinare una persona del telefonino, ha stabilito che nel caso di un marocchino di 22 anni "la migrazione ha costituito un fattore patogeno, aggravando in un post adolescente i preesistenti aspetti di disregolazione del comportamento". E’ la storia di un giovane immigrato che è giunto in Italia dopo un viaggio drammatico, passando in un campo di trafficanti in Libia, in attesa del pagamento del riscatto da parte dei famigliari ai quali era stata mandata una fotografia con il ragazzo con una pistola alla tempia, prima che potesse arrivare a Lampedusa. Questa peripezie hanno dato "dimensione fortemente patologica" al "deragliamento clinico manifestato dopo l’arrivo in Italia con un abuso molto più intensivo di sostanze e la messa in atto di comportamenti criminali". Da qui una diagnosi di parziale incapacità di intendere e di volere da parte degli psichiatri nominati dal giudici destinata a influire sul suo processo. I medici suggeriscono "la presa in carico da parte del servizio psichiatrico" del giovane unitamente al Sert per la tossicodipendenza: (ANSA).