C’è anche il Partito Democratico di Como tra i soggetti che hanno presentato osservazioni ufficiali al nuovo piano del traffico. E nelle pagine depositate in Comune, oltre a sostenere con convinzione il documento predisposto dalla società Polinomia per l’assessorato alla Mobiltià, non mancano alcuni incisi di peso.
Il primo ad esempio è proiettato già oltre i provvedimenti contenuti nel piano: tanto che, in prospettiva, si legge testualmente la proposta di allargare la Ztl anche a viale Geno e a tutti i viali attorno alla città murata. Le strade esatte non sono indicate ma è non è difficile indicare nei viali Varese, Battisti, Cattaneo, Lecco e infine nel lungolago quelle in questione.
Una scelta da attuarsi sul medio-lungo periodo, ovviamente, ma che è supportata da alcuni incisi nella parte delle conclusioni. Ad esempio l’invocazione testuale rivolta all’amministrazione a “caratterizzarsi per il coraggio delle scelte”.
Una di queste strade coraggiose messe nero su bianco, ad esempio, è l’ipotesi di sperimentare “giornate test” in cui i turisti in arrivo dalla zona sud della città – Cameralta per fare un esempio – verrebbero indirizzati al parcheggio delle Nord di Grandate, supportati da un servizio di navetta.
Oltre al pieno sostegno alla mobilità ciclabile, fronte su cui il Comune intende investire circa 2 milioni e mezzo di euro nei prossimi anni, il gruppo di specialisti in Mobilità e trasporti del Pd suggerisce di inasprire le multe ad automobilisti e bus in sosta con il motore acceso per poi impiegare i proventi delle multe alla riduzione del costo di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico.
Infine, i parcheggi: in linea generale viene chiesta la valorizzazione delle aree di cintura; più nello specifico è proposta la creazione di due autosili multipiano, uno nella zona dell’ex Scalo Merci e l’altro nella zona Ticosa. Area, quest’ultima, che sembra l’oggetto dei desideri davvero di tutti.
Alla via così….il PD ed i suoi accoliti si schianteranno sul piano del traffico alle prossime elezioni. Landriscina pensaci tu.
La destra italiana – da non confondere con la nobile destra europea – non si smentisce mai, è sempre alla ricerca dell’uomo della provvidenza: Mussolini, Giannini, Bossi, Berlusconi, Salvini, e adesso, localmente, Landriscina.
Ah ah ah!
Poveri bimbetti, sempre alla ricerca del paparino che pensi e agisca per loro.
Landriscina è colui che ha messo in piedi il 118 comasco?
So what?
Gestire una città è un filino più complesso della organizzazione del 118.
Si prega, vivamente, di crescere.