Polemiche sull’ordinanza anti-accattonaggio. Il caso diventa nazionale

Non si placano le polemiche sull’ordinanza anti-accattonaggio firmata dal sindaco di Como, Mario Landriscina.
Ieri sera, in diretta su Etv, il primo cittadino è intervenuto sul tema.
“Un momento difficile – ha detto – Ho ricevuto anche attacchi personali che forse non meritavo. In tutti questi mesi associazioni e professionisti hanno cercato di dare a tutti i senzatetto un riparo e condizioni decorose. Dopodiché, abbiamo dovuto dare una risposta alla parte della città che lamentava alcune presenze, in certi casi, insistenti o fastidiose. Questa ordinanza è stata adottata in molte altre città di segno politico differente”. Sull’episodio dei volontari della colazione allontanati dall’ex chiesa di San Francesco, Landriscina ha parlato di una “incomprensione” tra vigili e addetti, aggiungendo che non è stata data alcuna sanzione.
Il caso è diventato nazionale, ed è approdato sui giornali e sulle tv di tutta Italia.
Sul tema ieri sera è intervenuto anche Matteo Renzi, nella sua newsletter. “A Como alcuni volontari vogliono offrire una colazione ai senzatetto, ma questo andrebbe contro alle “regole del decoro” secondo un’ordinanza del sindaco. Ecco, io penso che amministrare un luogo, una città, una comunità, significhi anche fare in modo che un gesto di generosità non possa mai essere definito contro le regole”.
Punta sull’ironia invece Selvaggia Lucarelli.
“A Como, su quel ramo del lago che pullula di case di ricchi, i nuovi appestati manzoniani sono i barboni. Il sindaco Landriscina infatti, ha deciso che per il decoro della città, da ora in avanti, in centro, i barboni non potranno bivaccare e mendicare e, soprattutto, ricevere cibo e bevande. I cittadini sovversivi che non rispetteranno l’ordinanza, verranno multati”.