C’è chi propone soluzioni avveniristiche e chi invece torna al passato, c’è chi parla di immobilismo e chi grida “vergogna”.
Sono già moltissimi i messaggi arrivati via mail e via whatsapp da parte di cittadini che hanno risposto alla campagna di Etv per raccogliere gli appelli e le segnalazioni di chi quotidianamente resta bloccato dai tempi biblici dei passaggi a livello.
Dalla fine di settembre – è noto – è entrato in funzione un nuovo regime di regolamentazione degli attraversamenti ferroviari che penalizza fortemente la città di Como, tagliata in due dai binari di Ferrovie Nord. I tempi di attesa sono praticamente raddoppiati, a danno in primis del traffico e in secondo luogo di chi vive o lavora vicino alle sbarre soffocato dalle code e dallo smog.
Nella prima giornata tra le testimonianze prevale la rabbia. C’è chi come Sergio scrive: “In qualsiasi stato d’Europa avrebbero già trovato la soluzione da 20 anni” e poi torna a proporre: “Traslocare i binari sottoterra da Borghi, con annessa nuova stazione a lago in sotterranea”.
Un altro telespettatore, che non si è firmato, ha aggiunto: “E’ vergognoso che nessuno si sia adoperato per evitare questo immenso problema per la città”.
E poi ancora c’è chi ha scritto “Si potrebbero liberare i passaggi a livello spostando il capolinea di Trenord alla stazione di Como Borghi ed istituire una navetta bus per Como lago”. E, infine, chi come Vincenzo ipotizza di “sopraelevare i binari dalla zona delle Caserme sino a Como Lago”.
Lo ricordiamo, chi volesse può scrivere e inviare foto, video e segnalazioni delle lunghe attese a comosbarrata@espansionetv.it o via whatsapp al 3357084396.
Le segnalazioni verranno raccolte e rilanciate sia durante le edizioni del telegiornale, sia tramite i canali social e il sito di Etv.
Gentile Direttore,
io ritengo che il problema dei tempi di chiusura dei tre passaggi a livello delle ferrovie nord nel centro di Como, debba essere affrontato tenendo presente i seguenti punti.
1. Avere una ferrovia che dal centro di Milano ti porta fino ai trasporti lacuali senza soluzione di continuità e barriere è un privilegio della città di Como a cui non bisogna rinunziare, neppure temporaneamente;
2. Se si vuole risolvere il problema del traffico di passaggio dalla convalle, bisogna incominciare a pensare a grandi opere, quale una lunga galleria che parta da lontano, arrivi direttamente a Blevio e prosegua, con adeguamenti della strada, che porta a Bellagio, valorizzando un lato del lago troppo spesso trascurato. Potrebbe essere una grande variante del secondo lotto della pedemontana;
3. In questo modo, chi passa per la convalle per andare in Svizzera o alla costa di Cernobbio può continuare ad utilizzare l’autostrada e la via x san fermo, mentre per il lato Bellagio questa grande opera eviterebbe il passaggio dal centro città.
Resterebbe solo il traffico urbano che potrebbe essere scoraggiato in altro modo-
Mi auguro che chi di dovere rifletta attorno a questa idea che guarda lontano.
Nonnociro1950
Ps.: comunque oggi 16/10/2020 ore 17,45 davanti al palazzo comunale, ho cronometrato il tempo di chiusura delle sbarre pari a 135 secondi.